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HOW WE FORGET, una poesia di Loyce Gayo



Loyce Gayo è nata in Tanzania. Attualmente sta conseguendo una laurea in African and African Diaspora Studies alla University of Texas. Frequenta con grande successo gli ambienti in cui viene praticata la cosiddetta Poetry Slam, ovvero una competizione in cui vengono chiamate in causa non solo le capacità compositive degli autori ma anche quelle interpretative e che in un certo senso vuole essere sia innovativa (si ispira alle competizioni di strada tra rapper) sia tradizionale (si rifà alle origini orali della poesia).





Come dimentichiamo


Ci siamo dimenticati che eravamo esseri preganti,
Ci siamo dimenticati di te Cristo nero
Ci siamo dimenticati il re dei re
Ci siamo dimenticati che le corone non servono ai re se non a far peso sulle loro teste e a fare delle loro schiene un bersaglio
Ci siamo dimenticati che tassano le nostre teste e gravano sulle nostre spalle
Ci siamo dimenticati che Sodoma e Gomorra furono rase al suolo da una tempesta di lava e dal giudizio di Dio,
Mentre il Mississipi rimane al suo posto,
Ci siamo dimenticati delle città date alle fiamme,
Ci siamo dimenticati che le città stanno ancora andando a fuoco
Ci siamo dimenticati che i colori sono passeggeri,
Ed anche questa pelle sbiadirà
Ho dimenticato la mia pelle,
O forse ho terminato le cose di cui mi importa!
Ci siamo dimenticati che qualche utopia di bambino,
è un tetto che non sussurrerà la notte ai corpi addormentati là sotto,
Ci siamo dimenticati dei corpi addormentati là sotto,
Ci siamo dimenticati i corpi sospesi, i corpi in attesa,
Ci siamo dimenticati le cartoline delle scampagnate, gli Strani frutti e gli uomini impiccati.
Ho dimenticato la mia rabbia.
E il pulsare che lasciava sotto la mia lingua
Ho dimenticato la mia lingua
E come riempie perfettamente la mia borsa accanto alle mie cose da donna.
Ho dimenticato la mia borsa,
E i miei tacchi a trampolo,
Ho dimenticato che l’equilibrio non è che un gesto,
Mentre voi vi nascondete dietro capelli finti,
O dietro una faccina sorridente,
Una voce addestrata a saltare attraverso i cerchi di fuoco per il vostro plauso,
Non riuscite a capirlo.
Vi siete già dimenticati di esservi svegliati stamattina,
Di chiudere il rubinetto dove avete lavato quella pentola,
Quel piatto, quella posata o la vostra chiappa sinistra o che altro ancora,
Eppure vi ricordate di una canzone?
Come suonava bene.
Vi ricordate di volere il vostro Chai Tea Latte, grande, con 3 spruzzate di sciroppo, latte scremato, acqua light, senza schiuma,
E servito ad un centoventi gradi.
Ricordate quanto fosse spirituale una esperienza come quella?
Ho dimenticato dove l’ho scritto,
Ho dimenticato se stessi solo sbraitando,
O se ho dimenticato di chiudere il rubinetto in cui ho lavato la pentola, il piatto, la posata
O la mia lingua o che altro
Ma ricordo come funziona
Ricordo come sia spirituale una esperienza come questa
Ho dimenticato che il mio cuore fosse una citta in fiamme,
Spara, hai già dimenticato, che ho dimenticato la mia lingua, ricordi?
Ci siamo dimenticati che qualche bambino passeggia tra i suoi sogni utopici ogni mattino.
I mattoni suburbani se ne stanno alti a proclamare quelle che le statistiche dicono non potranno mai ottenere veramente.
Ci siamo dimenticati che alcuni bambini tentato duramente di dimenticare che il domani non è mai venuto,
Ci siamo dimenticati che ci sono bambini sorridenti nelle cartoline delle scampagnate
Vicino agli Strani frutti ed agli uomini impiccati
O forse non ci è mai importato veramente, sapete
A volte dimentico quanto sia difficile ricordare.


HOW WE FORGET

We forgot we were worshipping beings,
We forgot you black Jesus
We forgot the king of kings
We forgot crowns do nothing for kings but put weight on their heads and a target on their backs
We forgot they tax our heads and put weight on our back
We forgot Sodom and Gomorrah were leveled by brimstone and divine judgment,
But Mississippi is still standing,
We forgot burning cities,
We forgot cities are still burning
We forgot colors are seasonal,
And that this skin will fade too
I forgot my skin,
Or perhaps I just ran out of fucks to give!
We forgot that some kid’s utopias,
Is a roof that won’t whisper the night to the sleeping bodies below,
We forgot bodies sleep below,
We forgot bodies float, bodies hang,
We forgot Barbecue Postcards, Strange Fruit and hooded men.
I forgot my rage.
And the pulse it leaves underneath my tongue
I forgot my tongue
And how it used to fit so perfectly in my purse next to my womanly duties.
I forgot my purse,
And my high heel stilts,
I forgot balancing is no longer an act,
When you’re hiding behind imported hair,
A downloaded smile,
A voice trained to jump through hoops of flames for your snaps and applause,
You don’t get it.
Shoot, you already forgot you woke up this morning,
You forgot to close the faucet when you were scrubbing that pot, that
plate, that spoon or your left butt cheek or whatever,
But you remember how that song goes right?
You remember how it went.
You remember you wanted your Grande Chai tea Latte with 3 Pumps, Skim Milk
Lite Water, No Foam,
And served at a hundred and twenty degrees.
You remember how spiritual of an experience that was?
I forgot where I wrote this,
I forgot if I was just ranting,
Or if I had forgotten to close the faucet when I was scrubbing that pot that plate that spoon
or my tongue, or  whatever
But I remember how this goes
I remember how spiritual of an experience this is
I forgot my heart was a burning city
Shoot, you already forgot, I forgot my tongue, remember?
We forgot that some kids walk past their utopias every morning,
Suburban bricks standing tall in proclamation of what statistics say they will never truly attain.
We forgot that some kids try so hard to forget tomorrow is even coming,
We forgot that there were kids smiling in barbecue postcards
Next to strange fruit and hooded men
Or perhaps we never had any fucks to give, you know
Sometimes I forget how hard it is to remember.

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