Pagine

La poesia dei Gelsomini (al-Ajami)


“La rivolta è iniziata con il sangue del popolo, ribelle, e ha dipinto la liberazione sui volti di ogni essere vivo. Sappiamo che faranno ciò che vogliono e sappiamo che tutte le vittorie portano con sé eventi tragici, ma povero quel paese che fa dell’ignoranza il suo governante"
Sono questi gli unici versi di Mohammed al-Ajami Ibn al-Dhib che sono riuscito a trovare in rete. [ qui il link al post con la versione completa (in inglese e italiano) di Jasmine revolution poem
al-Ajami è un poeta del Qatar (quel Qatar di cui il mondo occidentale ammira i giocattoli dell'emiro... la pista per le macchinine, la squadretta di pallone, gli sponsor sulle maglie dei campioni). E la libertà? Un optional! Conta il pil, la crescita, gli investimenti. Obama e mezza Europa (Premi Nobel per la Pace entrambi gli stringono la mano e gli offrono i loro Stati come campi di caccia) e in Quatar... in Quatar non si può nemmeno scrivere "Siamo la Tunisia, di fronte all’oppressione delle élite”. La poesia dei gelsomini è stata il motivo per cui già un'anno fa al-Ajami era stato condannato all'ergastolo. L'accusa: "incitamento al colpo di stato".
"Nostre armi sono le canzoni. // Nostro oro le voci squillanti." scriveva Majakovskij. Ma le parole (siamo impotenti è vero - diceva Pasolini - ma le parole valgono pure qualcosa) fanno paura ai regimi; quei regimi che solo la falsa morale del capitalismo occidentale può considerare legittimi.
Abbiamo la possibilità di far sentire la nostra voce cercando, nella vita di ogni giorno, di essere il piu possibile coscienti. Ogni azione ha un valore, si porta dietro una scia di significati nascosti e produce chissà quante conseguenze. Pensateci la prossima volta che vedrete un ministro italiano stringere la mano al suddetto emiro, o ancora quando la Tv di Stato trasmetterà in diretta il granpremio di formula uno del Quatar, o quando sulle magliette di diverse squadre di calcio leggerete Quatar Foundation... è anche per questo che c'è un poeta imprigionato!

Attualmente Mohammad al-Ajami sta scontando i 15 anni di carcere che gli sono stati inflitti per aver esercitato il proprio diritto di espressione.

Nessun commento:

Posta un commento