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[Parte seconda] …un double soupir d’amour! Dossier Escousse/Lebras. Profili biografici


Profilo biografico di Victor Escousse

Di Victor Escousse non si è riuscito a trovare nè l'atto di nascita né quello di battesimo. Sappiamo, però, che il fratello maggiore, Charles Hippolite, è nato il 6 luglio 1811; quindi la sua nascita deve essere successiva a questa data. Figlio, insieme ad altri tre tra fratelli e sorelle, di Louis Antoine Escousse (nato a Parigi nel 1785 e morto a Charenton-le-Pont il 15 novembre 1847) e di Marie Joseph Laurain (morta a Parigi il 14 novembre 1831).
Così lo descrive il suo medico, Jean Baptiste Sarlardière: “Victor Escousse aveva appena vent'anni, robusto, biondo, dalla carnagione vermiglia, dal volto rotondo, allegro e gioviale, subito grazioso, dotato di un fascino magnetico; sempre contento, tranne a volte un po' infantile. Il suo talento si fece conoscere con l'opera Farruck le Maure, il cui aspetto arioso ed energico, la versificazione brillante e passionale gli valsero un clamoroso debutto. Poco dopo fu la volta di Pierre III, dramma originale, pieno di situazioni nuove, in cui i vizi della corte degli zar sono dipinte a tinte forti; Faublas, dramma incompleto anch'esso di un genere nuovo; infine Raymond, dramma in cui lui e Lebras avevano concepito l'idea di interessare con i soli sentimenti, spogliando la scena dal prestigio dei costumi, dalla magia delle decorazioni e di tutti gli accessori o espedienti che concorrono agli effetti scenici, e con i soli cinque personaggi in scena”.
Victor Escousse è morto suicida, la notte tra giovedì 16 e venerdì 17 febbraio 1832, asfissiandosi nel suo appartamento parigino di rue de Bondy 58, insieme all'amico Auguste Lebras.

Profilo biografico di Auguste Lebras

Auguste Lebras nato il 30 gennaio 1811, figlio, insieme ad altri sei tra fratelli e sorelle, di Jean Marie Lebras (nato il 16 ottobre 1764 e morto il 28 marzo 1839) e di Angélique Hyacinthe Loher (nata l'1 ottobre 1777 e morta il 20 marzo 1849).
Così lo descrive il suo medico, Jean Baptiste Sarlardière: “Auguste Lebras era una persona seria, riflessiva, con bel viso pallido con grandi occhi neri, non rideva mai, solenne nella lingua come nel viso, era molto circospetto, dirigeva le prove della sua opera con tutta la passione e l'attenzione di un uomo che vuole riuscire”.
Auguste Lebras è morto suicida, la notte tra giovedì 16 e venerdì 17 febbraio 1832, asfissiandosi insieme all'amico Victor Escousse nell'appartamento parigino di quest'ultimo situato in rue de Bondy 58.
 
(Fonti: Jean Baptiste Sarlardière, Esquisses biographiques. MM. Escousse et Lebras, in «Le voleur» 25 fevrier 1832; Claude Schopp, Victor Escousse. Naissance d'une légende)


Il Dossier Auguste/Lebras nella versione essenziale dei soli documenti da me individuati e tradotti, e corredati solo di una brevissima premessa o, quando necessario, di un'altrettanto breve contestualizzazione, è disponibile in formato pdf nel seguente link ( Dossier Escousse/Lebras pdf ) o nella bacheca I quaderni del letterato Franz Laszlo Melas della home page.

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