Ling Yu è nato a Taiwan nel 1952. Ha una formazione estremamente
eterogenea. In particolare nelle sue poesie emerge l’amore per il
paradosso e per i contrasti. “Voglio sognare, ma non dormire / voglio
camminare, ma non voglio avere piedi”, scrive in una sua poesia.
Nella poesia che traduco un ruolo importante viene giocato dal
paesaggio, caratteristica comune alla poesia tradizionale cinese. Lo
stile è semplice e spesso colpisce l’uso arbitrario di aggettivi e
avverbi.
Il Mount Peng (o Mount Penglai) del titolo è un luogo leggendario che fa parte della mitologia cinese.
[La traduzione si basa sulla versione inglese di Andrea Lingenfelter]
I nomi scompaiono dalla mappa
Mount Peng
Manca molto ancora per Mount Peng
I sogni strisciano al suolo, sotto grumi di finestre
Fuggono altrove
Una enorme mole di rifugiati sale a Mount Peng. In autunno inoltrato
Uccelli dal piumaggio azzurro vengono cacciati
Montati su lamiere di ferro
In una sezione di tronco tagliato da un alberello
Un… – le sue giovani impronte
Hanno lasciato un’impressione sul suo petto – e
Una lingua di fiamma veloce come un puledro
…uccello azzurro, le sue piume sono le prime a morire
Poi i suoi occhi e infine le parole
Con un freddo traghetto, Mount Peng
Non è lontano
Le persone occupate dai loro viaggi raccolgono
il nido invernale. Così vuole
Il sogno. Sognando che l’uccello dal piumaggio azzurro
Apra le ali e voli via dai legni, sognano persino che si volti a guardare
E parli nel sogno.
venerdì 11 dicembre 2015
I nomi scompaiono sulla mappa (Mount Peng), una poesia di Ling Yu
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