Pagine

Jean Richepin e Mario Scalesi (due poesie)



Ecco la traduzione di una poesia di Jean Richepin, Epitaphe pour n'importe qui, e quella di una di Mario Scalesi, Sonetto, dedicata a Richepin.

Qui (link) alcuni brevissimi cenni biografici su Jean Richepin e la traduzione di La ballata del Re dei Mendicanti, a cui fa riferimento Scalesi nella sua poesia.

Qui (link) alcuni brevissimi cenni biografici su Mario Scalesi e la traduzione di La spalla.




 Epitaffio per chiunque (di Jean Richepin)


Non si sa perché questo uomo è nato
e perché è morto? Non si è saputo.
Nudo è venuto in questo mondo e, per ironia della sorte,
se ne è andato nudo com’era venuto.

L’allegria, la tristezza, la speranza, la paura,
insieme o di volta in volta gli hanno fatto battere il cuore.
Le sue labbra non ignoravano né il sorriso né il pianto.
Il suo occhio era sincero e beffardo.

Mangiava, beveva, dormiva, poi, imbronciato,
ricominciava nuovamente a dormire, mangiare e bere;
e ogni giorno era sempre uguale,
uguale per cambiare.

Ha fatto il bene, e ha visto che era una chimera.
Ha fatto il male; e il male lo ha lasciato senza rimorsi.
Aveva degli amici; ma erano amicizie di poco valore!
Aveva dei nemici; ma sono tutti morti.

Allora ha amato. E ad ogni suo amore ne seguiva un altro,
e un altro ancora. Su ogni disgusto andava a riposare.
E questo uomo è passato così come passa la vita
entrato, uscito, e buonanotte!


Sonetto (di Mario Scalesi)

al Signor Jean Richepin

Voi che cantavate i mendicanti di campagna o cittadini
con la lira fatta per cantarvi sovrani e condottieri,
voi, amico di storpi e poveri cristi con la croce,
che porpora traete dai derelitti più meschini,

scultore del Verbio, in questi giorni pieni di paura,
in cui le campane suonano tra noi già mutilati,
tagliate nel puro bronzo della strofa e dello stile
versi che risuoneranno più in alto delle torri.

Poiché bisogna coronare dei fiori delle belle rime
la plebe che si batte in legioni sublimi
come gli straccioni ai tempi di Marceau [Ndt Francois Séverin Marceau].

Il popolo, questo leone oppresso dalle sue catene,
sarà l'unico vincitore delle prossime vittorie:
l'alloro fiorisce solo nel sangue dai mendicanti.  

Nessun commento:

Posta un commento